Una mattinata dedicata alla “parola” e al suo grande potere quella del 9 giugno 2023 a Passo Ripe di Trecastelli. Protagonisti sono stati gli alunni della Scuola Secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo “Nori de’ Nobili” vincitori della VIa edizione del Concorso “Il poeta dell’anno”, ripreso dopo la pausa forzata di due anni dovuta al Covid. A costituire la Giuria alcune poetesse dell’Associazione culturale “Nelversogiusto” di Senigallia: la presidente Fiorina Piergigli, la vicepresidente Maria Chiara Capone e Maria Pia Silvestrini.
La prof.ssa Fiorella Argentati, referente del progetto, ha dato il via alla premiazione sottolineando l’importanza delle parole e del loro buon uso, in quanto, come recitano alcuni versi della poesia di Alice Principi ( 2aA), 3a classificata, “possono/ essere dure come il metallo,/affilate come una spada/e ucciderti nel profondo” oppure “possono/essere delicate come/il volo delle farfalle e/incantarti nel profondo”. Subito dopo è intervenuta Fiorina Piergigli che, dopo aver ribadito l’importanza di “seminare parole” e aver fatto la cronistoria della collaborazione dell’Associazione con la Scuola Secondaria di Trecastelli, ha iniziato l’assegnazione dei riconoscimenti agli alunni. Al terzo posto ex aequo con Alice Principi, si è classificato Leroy Vithayathil (2aA) con “L’alluvione”, componimento che ha tratto la sua ispirazione dal tragico evento del 15 settembre 2022; al secondo posto è arrivato il giovanissimo Francesco Marcantognini (1aA) che, con la poesia “Il cosmonauta meditabondo”, fa riflettere sui comportamenti scorretti dell’uomo auspicando il ritorno alla semplicità e all’amore verso il prossimo e il Creato. A salire sul podio sono state a pari merito Cristina Hohan (2aA) e Giada Ricciotti (3aC): Cristina ne “Il mio paese lontano” ha ripercorso le difficoltà linguistiche dopo il suo arrivo in Italia dalla Moldavia, la nostalgia delle amiche, dei parenti lontani, ma anche la determinazione nel cercare di integrarsi e superare i problemi grazie al sostegno dei compagni di classe; Giada, con il componimento dal titolo “Io, migrante”, ha invece affrontato una tematica di scottante attualità, dando voce ad un migrante, “costretto a vagare per terra e per mare”, condannato dopo una vita di povertà e persecuzioni ad un drammatico destino: “tra mille altri inghiottito dalle onde/ o disperso lungo la strada,/ senza più identità, senza un nome.” Il premio speciale della Presidenza di Giuria è andato a Emma Spadoni (2aA) che con graziosi versi a rima baciata ha trasportato i suoi lettori nel Viaggio della Vita usando “I colori”. I sei ragazzi sono stati premiati con una medaglia, la raccolta poetica “E...lei semina parole”, donata dalla presidente dell’Associazione, e materiale scolastico. Alla Giuria vanno i più sentiti ringraziamenti da parte della Scuola nella persona del suo Dirigente Adriana Alejandra Siena e delle insegnanti di Italiano che hanno seguito i ragazzi nel laboratorio di scrittura creativa: Fiorella Argentati, Giulia Mariotti, Lucia Di Pompeo e Francesca Baldelli. La splendida mattinata si è conclusa con la premiazione di un altro concorso sempre legato alla parola: “Il lettore dell’anno” vinto nel plesso di Passo Ripe da Siman Wu (3aA), seguita da Karl Wu (1aA) e al terzo posto da tre ragazze a pari merito: Elisa Spoletini (2aA), Jia Xin Wu (3aA) e Viola Maria Petrolati (3aA). La mattina precedente la stessa premiazione era avvenuta nel plesso di Monterado in cui si è aggiudicato il titolo Christian Centoscudi (1aC), seguito da Ilaria Lenzi (1aC) e, al terzo posto ex aequo, da Giada Ricciotti (3aC) e Elia Simonetti (3aD).
Questo evento in cui poesia e prosa hanno creato un perfetto connubio ha valorizzato la creatività dei ragazzi facendo emergere talenti e attitudini che hanno piacevolmente emozionato i presenti.
Nelle foto alcuni momenti della premiazione di Cristina Hohan e Giada Ricciotti
Motivazioni delle poesie
IO, MIGRANTE
Io, migrante,
costretto a vagare per terra e per mare.
Io, che casa non conosco,
continuo a scappare;
a volte cerco di fermare chi mi può aiutare,
ma solo sguardi di disgusto ricevo,
nessuno mi soccorre davvero.
A questo Destino sono condannato
dopo una vita tra povertà e persecuzioni.
Solo la fine di tutto potrà placare il mio cuore
straniero ormai anche al Sole:
tra mille altri inghiottito dalle onde
o disperso lungo la strada,
senza più identità, senza un nome.
Giada Ricciotti (3aC)
Motivazione
Immedesimarsi nell’animo di una persona non è da tutti. Giada Ricciotti è stata capace di farlo alla sua giovanissima età ed in maniera molto semplice. Ha dato voce ad un migrante. È stata come una confessione di realtà difficili da vivere, di paure, speranze e tristi destini. Questa sua capacità di mettere in versi sdruccioli tale argomento ha ben impressionato la Giuria.
Il mio paese lontano
Sono arrivata d'estate quasi un anno fa,
sono partita per solo una vacanza,
ma dopo ho deciso di rimanere qua
insieme alla mia mamma.
Non sapendo niente, neanche la lingua,
é cominciato un percorso di difficoltà.
Ogni giorno era un'esperienza,
una salita e una conquista decisiva.
Piano, piano ho cercato di adattarmi
e sempre di più impegnarmi,
guardando in su con speranza
e studiando con perseveranza.
Ho trovato a scuola compagni
che sono molto gentili,
ogni volta disposti ad aiutare
e con piacere pronti a spiegare.
Sono sempre in tutto sostenuta,
ascoltata e aiutata.
Posso dire che mi trovo bene,
anche se ancora ho dei problemi.
Ogni tanto mi manca qualcosa
che ho lasciato lontano, a casa:
gli amici, la scuola e i miei parenti,
ma sono pronta per nuove esperienze.
Cristina Hohan (2aA)
Motivazione
Cristina Hohan, pur essendo arrivata in Italia da quasi un anno, ha raccontato in versi con dovizia e franchezza, la svolta che ha dato alla sua vita. Di fronte alle difficoltà, anche non conoscendo la lingua italiana, ha contrapposto la speranza e l’impegno. Si è integrata nel gruppo ricevendo ascolto, aiuto e sostegno. Anche se le mancano i compagni di gioco, di scuola ed i parenti del suo paese natìo, è pronta a nuove esperienze. Ha dimostrato di avere tempra e capacità di esplicitare i suoi sentimenti in breve tempo in versi di una lingua che non conosceva. La Giuria ha apprezzato le sue qualità.
Il cosmonauta meditabondo
Navigando flemmatico per l’inanime volta celeste,
inconsapevole dell’esiguità dell’uomo,
e della maestosità dell’universo ignoto,
il cosmonauta osserva però,
in lontananza la terra dei mortali,
e astuto s’accorge di quel gioiellino, ormai trascurato,
patria di noi viventi,
sempre più avidi,
e occupati a dominare con angheria,
umani, animali e interi continenti.
Se solo ritornassimo alla semplicità,
e capissimo l’ importanza delle piccole cose;
basterebbe solo una parola,
che bene le racchiude tutte,
è corta, ma potente, essa è
l’ amore.
Infatti, se riempissimo la nostra vita
di piccoli gesti d’amore,
verso il prossimo e verso il Creato,
riusciremo a costruire un mondo migliore,
fatto appunto, soltanto d’ amore.
Francesco Marcantognini (1aA)
Motivazione
Francesco Marcantognini così giovane si è cimentato a poetare con dovizia di osservazioni e termini ricercati, non usuali per un ragazzo della sua età. Ha dimostrato di saper deliberare con capacità di discernimento l’uso di atteggiamenti retti da contrapporre a quelli sbagliati. Ciò è indice di una certa precoce maturità.
L'ALLUVIONE
Il fiume scorre liberamente,
così bello sta nella mia mente,
il suo gorgoglio tranquillizza la natura intorno
come una piccola e dolce capretta con un solo corno.
Ma quando piove a dirotto
il fiume diventa un tigrotto
e non è più calmo
ma è preso da uno spasmo.
Trascina con sé macchine, moto e persone
e questa strage si chiama alluvione.
Purtroppo l'alluvione si è verificata recentemente
il 15 settembre precisamente.
Ha lasciato una scia di dolore e di disperazione
ma dobbiamo guardare avanti con determinazione.
Leroy Vithayathil (2aA)
Motivazione
Il giovanissimo Leroy Vithayathil ha trattato un argomento molto penoso: l’alluvione. Con versi in rima sdrucciola e bisdrucciola ha dato un significato allegro nella prima parte e tragico nella seconda.
Buona la chiusura con cui incita a non lasciarsi andare ma ad impegnarsi con giuste decisioni e fermezza.
LE PAROLE
Le parole possono
essere delicate come
il volo delle farfalle e
incantarti nel profondo.
Le parole possono
essere dure come il metallo,
affilate come una spada
e ucciderti nel profondo.
Ci sono parole non dette
e parole che non avremmo dovuto dire,
ma certe volte per curare il danno fatto da alcune parole
c'è bisogno di altre parole.
Le parole sono potenti.
Alice Principi (2aA)
Motivazione
Alice Principi con le sue rime affronta un argomento molto impegnativo: LE PAROLE. Usa dei paragoni molto affini e un linguaggio quasi matematico-filosofico, indice di una certa capacità di meditazione, e non si può sfuggire alle parole determinanti della chiusura.
I COLORI
La nostra vita è fatta di colori
come la tavolozza dei pittori.
Si inizia sempre con il giallo:
la giovinezza è come un ballo.
Poi arriva l'arancione
e gli amici ti riempiono il cuore.
Improvvisamente l'azzurro e il rosso
in cui sembra di cadere in un fosso;
grazie a qualcuno ti rialzi
e la vita riprende a balzi:
ritorna il giallo, l'arancione e il verde
e magari con il rosa ci si perde.
Emma Spadoni (2aA)
Motivazione
Emma Spadoni con le sue poche ma graziose rime baciate ci ha trasportato nel Viaggio della Vita usando I COLORI. Ha mostrato come prendere la vita con significativa dolcezza anche quando si potrebbero presentare momenti amari. Non è poco per una ragazza della sua età.
ALCUNE FOTO DELLA PREMIAZIONE
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